Telecontrollo: accendere una stufa a pellet tramite telefono

Problema: accendere a distanza una stufa a pellet. Il kit delle case produttrici costa caro e non si può collegare al telefono fisso

Soluzione:  comando relé telecontrollato via telefono

Hai una stufa a pellet e vuoi trovare la casa calda quando arrivi?

Puoi comprare il kit della casa produttrice della stufa, spendendo molti soldi ed essendo vincolato alla ricezione della rete cellulare, oppure puoi acquistare una scheda di telecontrollo che si collega o alla rete cellulare o al telefono fisso della casa in cui hai installato la stufa.

Questa centralina (acquistabile su vari siti a partire da 60 euro) comanda uno o più relè al suo interno che funzionano come interruttori; potrai usarli per comandare la stufa. L’importante è che il relè fornisca un contato “pulito” ovvero che non fornisca nessuna tensione (voltaggio) ma metta solo a contatto i due terminali.

A seconda del tipo di stufa dovrai fare dei collegamenti diversi.

  1. Stufe con ingresso AUX nella centralina di controllo (ad esempio Edilkamin)
  2. Stufe predisposte per un termostato esterno e con la funzione “ECO” che spegne la stufa quando viene raggiunta la temperatura impostata (ad esempio MCZ)
  3. Altre stufe che non rientrano nella categorie soprail trucco per accenderle a distanza senza i costosi kit delle case costruttrici.

1 – Stufe con ingresso AUX nella centralina di controllo (ad esempio Edilkamin)

Il primo caso è il più semplice. Configurerete la centralina di telecontrollo affinché dia un segnale continuo (monostabile) quando viene attivata. In sostanza quando telefonate e date il comando di accensione, il relé si chiude (interruttore “ON”) e rimane in questa posizione per riaprirsi (interruttore “OFF”) solo quando fornite il comando di spegnimento.

A questo punto collegate l’uscita del relè (lato centralina) all’ingresso AUX della stufa (probabilmente dovrete smontare  un pannello per accedere alla scheda della stufa) con un cavo bipolare (2 fili); non dovrete rispettare nessun ordine particolare, basta fare il collegamento dei due fili (potete scambiarli e invertirli a piacimento); quando il relè si chiude (“ON”) i due cavi saranno collegati insieme (circuito chiuso) e la stufa si accenderà, quando il relè si apre (circuito aperto) la stufa si spegnerà.

2 – Stufe predisposte per un termostato esterno e con la funzione “ECO” che spegne la stufa quando viene raggiunta la temperatura impostata (ad esempio MCZ)

Il secondo caso è leggermente più complesso. Configurerete sempre la centralina di telecontrollo affinché dia un segnale continuo (monostabile) quando viene attivata. In sostanza quando telefonate e date il comando di accensione, il relè si chiude (interruttore “ON”) e rimane in questa posizione per riaprirsi (interruttore “OFF”) solo quando fornite il comando di spegnimento.

A questo punto collegate l’uscita del relè (lato centralina) all’ingresso relativo al termostato esterno della stufa con un cavo bipolare (2 fili); non dovrete rispettare nessun ordine particolare, basta fare il collegamento dei due fili; se la stufa è predisposta per termostati normalmente aperti (NA) quando il relè si chiude (“ON”) i due fili saranno collegati insieme (circuito chiuso) e questa si accenderà, quando il relè si apre (circuito aperto) la stufa si spegnerà. Viceversa se la stufa è predisposta per termostati normalmente chiusi (NC), questa si accenderà a relè aperto e si spegnerà a relè chiuso.

Come faccio a capire se la mia stufa è predisposta per termostati normalmente aperti (NA) o normalmente chiusi(NC)? Leggo il manuale di istruzioni o faccio una semplice prova; collego i due fili all’ingresso termostato (lato stufa) che lascio scollegati dall’altro lato; provo quindi a collegarli insieme (come da foto – simulo il relè che si chiude); se la stufa si accende, dovrò chiudere il relè (“ON”) per accenderla e aprirlo (“OFF”) per spegnerla; altrimenti dovrò inviare il comando opposto

CONFIGURAZIONE: a questo punto siete riusciti a simulare il termostato con il relè; quasi tutte le stufe, quando viene raggiunta la temperatura hanno la possibilità di regolarsi alla potenza minima (modulazione) oppure di spegnersi per riaccendersi quando la temperatura si riabbassa; dovremo necessariamente selezionare questa modalità (auto-eco) e lasciare la stufa in stand-by, pronta a ricevere il nostro comando di accensione a distanza

E se avete già un termostato esterno? Nel caso sia del tipo NA lo regolerò alla temperatura minima possibile (sperando che quella ambiente non vada al di sotto di questa – altrimenti si accenderà la stufa) e collegherò il relè in parallelo. Nel caso sia del tipo NC dovrete collegare il relè in serie al termostato.

3 – Altre stufe (quasi tutte) – il trucco per farle funzionare senza i costosi kit delle case costruttrici.

NOTA IMPORTANTE: Questo è un metodo che richiede un minimo di capacità ad effettuare saldature a stagno su schede elettroniche e deve essere provato bene prima di attivare la stufa da remoto. Non è necessario tagliare cavi né modificare circuiti elettronici, semplicemente ci “attaccheremo” con due fili al comando del pulsante di accensione (e spegnimento). Ciò detto, se decidete di seguire questa strada dovrete verificare che non ci siano problemi di garanzia e che non ci siano impedimenti da parte del produttore della vostra stufa a operazioni di questo genere. La responsabilità di quanto state facendo sarà solo vostra.

Il concetto di base: quando accendiamo la stufa tramite il pulsante della console (dove di solito c’è il display) è come se premessimo un pulsante di un campanello. Quando il pulsante è premuto questo mette in contatto i due “fili” collegati ad esso. Se noi ci attacchiamo con due fili (veri) al retro di questo pulsante, quando mettiamo a contatto i due fili dall’altra estremità del cavo il risultato sarà lo stesso di aver pigiato il pulsante sulla console.

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REALIZZAZIONE: salderemo quindi le estremità del nostro cavo a due fili al pulsante di accensione della scheda elettronica relativa console della stufa dopo averla estratta con cautela senza rompere le linguette di plastica. Normalmente i pulsanti hanno 4 terminali (“piedini”) collegati tra loro a due a due (nell’esempio della foto in orizzontale) con la relativa connessione visibile ad occhio nudo (se siete pignoli potrete verificarlo con un tester). Noi andremo a prendere due piedini non collegati tra loro (nell’esempio della foto uno dei due piedini sopra e uno dei due piedini sotto). Collegheremo quindi le altre due estremità del cavo al nostro relè avendo l’accortezza di impostare sul relè stesso la configurazione “momentary  che provvede a dare un impulso con una durata dai 3 ai 5 secondi (di norma); questo si comporta come se tenessimo premuto il pulsante del campanello di casa dai 3 ai 5 secondi. In tal modo potremo accendere la stufa come se avessimo premuto il pulsante di accensione dai 3 ai 5 secondi (da verificare prima che la stufa si accenda se teniamo il pulsante premuto per alcuni secondi).

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Attenzione: prima di provare con questo metodo dovete verificare se la stufa si accende dopo che avete tenuto premuto per alcuni secondi il tasto di accensione.

Nel caso abbiate due tasti, uno per l’accensione (ON) e uno per lo spegnimento (OFF), dovrete ripetere lo stesso procedimento anche per il tasto OFF (quindi serviranno due relé), altrimenti non sarete in grado di spegnere la stufa da remoto.

 

 

 

8 pensieri su “Telecontrollo: accendere una stufa a pellet tramite telefono

  1. Grande bel articolo, fare qualcosa del genere con uno raspberry ? Io ho una stufa Ravelli che ha sia la funzione ECO che non uso mai sia la classica accensione con pressione pulsante (doppia pressione, la prima accende il display e la seconda prolungata pressione accende o spegne la stufa)

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    1. Con un Raspberry o un ESP8266 si può pilotare un relé che va ad applicare questi impulsi della durata voluta. Con la app BLYNK potremo andare a comandare il Raspberry o ESP8266 da remoto (serve chiaramente una connessione ad internet mentre nell’esempio del blog usavamo la linea telefonica “pura”)

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    1. Penso proprio che siano controllabili tramite RS-232 ma non conosco i dettagli. Normalmente i produttori sono molto restii ad aprire i loro sistemi mentre tendono a vendere accessori “plug and play”.

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    1. Potenzialmente si. Va vista la scheda che monta i pulsanti e fare qualche prova per capire come dare gli impulsi. Certo, soprattutto per la temperatura è difficile avere un feedback del dato impostato se si fa il monitoraggio da un’altra posizione geografica.

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